Da
ormai qualche anno sull’informatore comunale sono presenti alcuni articoli
dedicati alla storia e ai monumenti nervianesi. Tale iniziativa nasce e si
sviluppa grazie all’interessamento di alcuni appassionati che a vario titolo si
sono ritrovati a cooperare per un progetto comune che riesca a catalizzare su
di sé il corposo patrimonio culturale, storico ed artistico di Nerviano. Una
sfida che ha preso forma da semplici e mirate ricerche atte ad assolvere
qualche piccola curiosità e che nel corso del tempo si è trovata immersa in una
serie di progetti ed iniziative molto più grandi delle aspettative iniziali. Un
progetto pertanto che è cresciuto con l’evolversi sia delle esigenze e delle
problematiche che ruotano intorno alla ricerca, sia grazie alle richieste e
all’interesse che questo settore suscita.
Questo percorso è nato grazie alla spinta e alla
fiducia del prevosto don Claudio Maria Colombo che ha messo a disposizione
l’Archivio Storico Plebano, ricco di una millenaria storiografia, al fine di
approfondire i molti aspetti talvolta noti, talvolta inediti legati alle
vicende storiche nervianesi. Di pari passo alla ricerca, il nostro gruppo sta
procedendo alla digitalizzazione di tutti i documenti presenti nell’archivio
parrocchiale. In futuro questo lavoro permetterà a studiosi e ricercatori di
fruire e di consultare il materiale conservato in modo più agevole e consono
alle tecnologie oggi offerte.
Da circa una trentina d’anni si è vista una
vivace e costante valorizzazione degli aspetti storici locali. Ne sono
testimonianza le diverse pubblicazioni realizzate soprattutto a cavallo tra gli
anni ’80 e ’90 del secolo scorso e che hanno permesso a tutti i nervianesi di
conoscere ed approfondire le vicende legate ai monumenti storici presenti sul
nostro territorio e più in generale alle persone che hanno vissuto e
contribuito all’evoluzione di Nerviano. Molti sono gli studiosi e gli
appassionati che in passato hanno raccolto e ordinato importante materiale al
fine di offrire valide narrazioni e contributi preziosi per la ricerca. In
questa occasione ci preme ricordare alcune delle figure che più hanno inciso su
questo percorso di valorizzazione: lo storico Egidio Gianazza, i geometri
Giorgio Re e Franco Rimoldi. Molti altri hanno contribuito anche a livello
accademico ed in settori specifici ad incrementare la conoscenza del patrimonio
culturale nervianese. Un patrimonio che va oltre i semplici confini comunali e
che coinvolge una serie di aspetti che proiettano le vicende nervianesi verso vicende
e spazi più vasti.
Il gruppo Pro Memoria Nerviano intende partire
proprio da questo importante solco tracciato da chi ci ha preceduto per
proseguire nella ricerca che oggi è avvantaggiata dalla tecnologia e dagli
strumenti informatici. Tuttavia i documenti che stanno emergendo ci conducono a
nuove sfide e nuovi approcci di metodo. Infatti è opportuno riconoscere
anzitutto i limiti dati dalla numerosa mole di fonti. Fonti, specialmente le più
antiche, che spesso necessitano di una decodificazione, di una traduzione e di
una contestualizzazione che spesso richiedono competenze mirate, tempistiche
dilatate e percorsi critici di rilevante importanza.
Per questi motivi il lavoro di Pro Memoria Nerviano
non sarà certo quello di una ricostruzione monografica su Nerviano col rischio
di proporre narrazioni errate e conclusioni affrettate, ma di volta in volta e
in base agli elementi ritenuti sufficienti, verranno affrontati singoli
argomenti posti in relazione allo status
quo delle fonti prese in esame. Un metodo certamente più didascalico, ma
più efficace e fruttuoso sia per il ricercatore di domani che per il lettore
appassionato.
Il progetto Pro Memoria Nerviano nasce dalla
curiosità per il passato e dal tentativo di far emergere, con tutti i limiti
pocanzi esposti, piccole luci sugli innumerevoli eventi e sui luoghi-simbolo
del paese senza tuttavia trascendere nella mistificazione del passato,
nell’autocelebrazione provinciale, nel nostalgismo di un tempo che fu o in
quella che lo storico Marc Bloch[1]
definiva l’“idolo delle origini”.
Anzi, in un’epoca come la nostra dominata dal presentismo e dal labile confine
tra il reale e la finzione, Pro Memoria si propone di divulgare quel poco che
si conosce sul passato nervianese affinché diventi memoria condivisa e condivisibile.
La memoria non va confusa con la storia, poiché
appartiene all’individualità di ogni persona, del proprio vissuto, mentre la
storia è un bene universale, che certamente necessita di una costante ricerca,
ma resta circoscritta nell’insieme di quelli che sono gli eventi concreti, realmente
esistiti, oggettivi. La storia pertanto può diventare uno strumento valido e
necessario per la memoria individuale affinché quest’ultima possa arricchirsi
di nuovi particolari, si liberi dai pregiudizi e dagli stereotipi ed infine si
apra da una parte ad una sana sospensione del giudizio e dall’altra si attenga
ai fatti emersi da un sufficiente numero di prove.
Proprio in base a questi elementi di metodo il
gruppo Pro Memoria Nerviano intende divulgare le proprie attività attraverso
una pluralità di spazi ed iniziative. Oltre alla pubblicazione di articoli dal
taglio divulgativo sull’informatore comunale, è possibile consultare il nostro
blog su internet dove vengono pubblicati periodicamente approfondimenti e studi
relativi ai documenti e alle fonti storiche. In questi anni il gruppo: ha
collaborato attivamente al progetto
scuola/lavoro attuato tra il Comune di Nerviano con il Liceo Cavalleri di
Parabiago; ha offerto consulenza storica per diversi progetti locali; si è
messo a disposizione per la digitalizzazione di archivi storici privati; ha
organizzato conferenze di storia locale sul territorio di Nerviano; ha promosso
il patrimonio nervianese mediante visite guidate.
Il gruppo Pro Memoria Nerviano opera senza
ricevere contributi economici da parte di enti pubblici o privati. Al momento
si auto finanzia attraverso la passione e il contributo dei suoi membri.
Pro Memoria Nerviano
Articolo pubblicato su La tua città Nerviano informa, anno 13, n°4, dicembre 2019
[1] Marc Bloch, Apologia della storia o
Mestiere di storico, 2009, Piccola Biblioteca Einaudi, pp. 24-25
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